Tante persone e diversi volti nuovi nell’Auditorium di Confesercenti, lunedì 8 aprile, in occasione dell’incontro, patrocinato e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Brescia, rivolto a chi è già imprenditore e a chi vorrebbe diventarlo.
L’universo del franchising è un’opportunità in espansione per crescere e fare rete.
Come per ogni iniziativa imprenditoriale cela un rischio d’impresa, ma la sua forza e sicurezza sta anche nel fatto che all’origine c’è un franchisor disposto e interessato a mettere a disposizione il suo bagaglio esperienziale, il cosiddetto know-how. Il franchisee, da parte sua, deve essere consapevole che si assumerà una serie di obblighi per portare avanti il marchio. Il rapporto che si crea tra le due parti è, quindi, una sorta di Do ut des (letteralmente: «Do a te perché tu dia a me») dal quale entrambe possono proliferare e trarre vantaggio.
Fa parte con fierezza di questo mondo anche la presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale Barbara Quaresmini, che ha fatto gli onori di casa aprendo il workshop sul franchising. «Questa sera vedo in sala anche visi giovani – ha osservato Quaresmini -: un piacere per me, che sono una franchisee da 30 anni e anche oggi consiglierei di cogliere questa opportunità a chi è interessato». Quaresmini ha poi ricordato lo Sportello Franchising Point attivato di recente presso la sede di Confesercenti Lombardia Orientale, a Brescia, per fornire consulenze e informazioni su come avviare un’attività in franchising, dal contratto di franchising al business plan.
Esperienze a confronto nel mondo del franchising
Dopo i saluti istituzionali si è subito entrati nel vivo della serata con l’intervento di alcuni imprenditori che, a vario titolo, hanno portato le loro personali esperienze di franchising.
Tra questi c’è Giovanni Capecchi, founder de La Schiaccinoteca Toscana. Il brand si fonda sulla schiacciata toscana, una focaccia tipica farcita con ingredienti altrettanto tipici, e che nasce proprio a Brescia: il primo punto vendita è stato aperto nel dicembre del 2022 in via Vittorio Veneto, alle porte della città. Poi sono seguiti quelli a Lamarmora e in piazzale Cesare Battisti e quelli in Franciacorta e a Palazzolo, più altri in alcune città del Nord Italia.
«Oggi abbiamo sei punti vendita attivi e abbiamo in programma altre aperture – ha raccontato Capecchi -. Il nostro punto di forza? La Schiaccinoteca è un ambiente informale, dove lo studente, così come il professionista, si può sedere per una pausa pranzo a base di una delle nostre schiacciate con materie prime toscane: una cucina che, è risaputo, fa gola un po’ a tutti». Sul fronte della sostenibilità l’impresa sta lavorando per rendere ogni cosa plastic free.
E siccome un italiano lo sa bene che dopo un buon pasto è d’obbligo un caffè, l’intervento successivo è stato quello di Umberto Gonnella, presente all’incontro nella duplice veste di Vicepresidente nazionale Federfranchising e come ceo & founder di 101Caffè, che oggi conta oltre 200 affiliati in franchising tra Italia ed estero. Una lunga strada, la sua, che oggi si confronta con nuove sfide, come quella della sostenibilità. «Mettere a punto delle capsule compostabili che siano in grado di mantenere una qualità eccellente del prodotto è una delle sfide – ha spiegato -. La relazione con il consumatore è altrettanto importante e deve essere coltivata restando al passo coi tempi, per esempio con app verticali o con WhatsApp».
Poi è stata la volta di Francesca Lanzini, che ha portato la sua testimonianza in qualità di franchisee. Affiliata Tecnocasa da 25 anni, ha assicurato che «avere un franchisor alle spalle è una sicurezza, un valore aggiunto: io non farei una scelta diversa da quella fatta 25 anni fa e oggi come oggi Tecnocasa investe sull’introduzione di ragazzi molto giovani».
E per lo sport ai tempi (e dopo) il Covid? Ci ha pensato Danilo Mazzacuva, ceo & founder di Bulb, la prima startup italiana nata a Milano durante il primo lockdown che mette a disposizione spazi attrezzati per l’allenamento e la pratica delle discipline olistiche a uso privato o in modalità sharing. Una di queste ipertecnologiche palestre aprirà presto anche a Brescia grazie allo strumento del franchising. «Tutto si svolge tramite un’applicazione dedicata, non viene infatti sottoscritto alcun abbonamento – ha raccontato Mazzacuva -. L’app permette ai clienti di prenotare lo spazio per l’allenamento, accedervi tramite QR-code, arrivare con il proprio allenatore oppure essere accolti da un trainer certificato selezionabile nella trainer gallery dell’app». Su Bulb gli acquisti funzionano tramite i crediti, che permettono di effettuare le prenotazioni.
Seconda parte. Opportunità per avvicinarsi al Franchising
Oggi come oggi avvicinarsi al mondo del franchising è relativamente semplice. «Quando qualcuno si avvicina a catena di franchising deve avere tutte le informazioni fondamentali per valutare ogni opportunità – ha sottolineato Nicola Dambelli, Consulente Franchising Point Lombardia Orientale -. Costruire e proporre sistemi di franchising che siano forti è importantissimo, tanto quanto il saper attrarre grossi investitori che possono contribuire a una grossa crescita delle catene: per farlo occorre essere già in possesso di elementi chiave come un piano di logistica ben organizzato, dati e un business plan».
Luisa Barrameda, Coordinatrice Nazionale Federfranchising, ha ricordato come «il franchising, rispetto a singola attività autonoma, concede una sorta di paracadute: è essenziale, però, che il franchisor faccia in modo che si apra nel momento di difficoltà mentre dalla sua il franchisee deve essere consapevole che ci sono degli obblighi da rispettare per portare avanti il marchio». Questo per evitare situazioni spiacevoli, che si verificano purtroppo ancora oggi. «Capita che si presentino al nostro sportello persone che hanno già firmato contratti in franchising – ha detto Barrameda – senza prima averne vagliato ogni aspetto: sono esperienze spiacevoli».
Mirko Costa, Responsabile Credito e finanza agevolata Confesercenti della Lombardia Orientale, che da oltre 15 anni si occupa del settore del credito e della finanza agevolata, ha ribadito l’importanza del business plan: «un elemento vitale, che funge da biglietto da visita dal momento che anche l’istituto bancario è praticamente la prima cosa che guarda». Importante che il franchisor abbia già maturato esperienza sul territorio e abbia, quindi, già eseguito analisi, sia già in possesso di dati: «aspetto che, in un’ottica di sostegno dell’affiliato, è prezioso». Per quanto riguarda il discorso relativo alla contribuzione, «anche le startup possono accedere a un contributo a fondo perduto: Regione Lombardia nei prossimi mesi aprirà l’accesso questo tipo di opportunità».
L’ultimo intervento della serata è spettato ad Agnese Barni, Account Senior Specialist Design & B2C Hosted Exhibitions Fiera Milano SpA. «Il Salone Franchising Milano è un luogo fisico in cui franchisor e franchisee si possono confrontare e partecipare ad attività». ha spiegato. Quando e dove? Dal 26 al 28 settembre presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre.
«Quest’anno abbiamo cambiato location e saremo in un padiglione totalmente nuovo – ha annunciato Barni -. Saranno presenti delle aree di formazione concordate insieme a Federfranchising e avremo ospiti internazionali»
Il workshop è stato condotto da Elena Delfino, Capo Redattore di Start Franchising, autorevole testata del settore e media partner di Federfranchising.
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