Assoterziario

L’abito come espressione, non come giudizio. La visita al Museo della Moda e del Costume

L’abito come espressione, non come giudizio. La visita al Museo della Moda e del Costume

Il 25 novembre è una giornata importante, in tutto il mondo si cerca di prendere coscienza ed arginare la drammatica escalation delle violenze subite da tante donne. Molto spesso la violenza perpetrata nei confronti delle donne è subdola, celata dietro apparenti buone maniere.

La nostra è un’Associazione in cui le donne rivestono importanti ruoli ed il loro contributo è fondamentale. Nel commercio, nel turismo e nei servizi un terzo delle imprese è condotto da donne imprenditrici.

Confesercenti Firenze, ogni anno, ricorda la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne con un evento particolare organizzato nel nostro territorio.

Quest’anno, grazie ad una collaborazione tra Impresa Donna Confesercenti Firenze e Federagit Confesercenti Firenze, abbiamo organizzato la visita guidata al Museo della Moda e del Costume  (già noto come “Galleria del Costume”) presso Palazzo Pitti; per osservare e tentare di comprendere, a livello socio culturale ed artistico, come si è evoluto il ruolo della donna negli anni; tutto ciò osservando i cambiamenti nel costume e nella moda. Nel corso della visita, si è svolto, inoltre, un ragionamento su com’è mutato il giudizio comune nei confronti delle donne.

Presenti, tra gli altri, all’iniziativa: Cristina Manetti Assessora alla Cultura e parità di genere della Regione Toscana, Benedetta Albanese Assessora alle Pari opportunità del Comune di Firenze, un rappresentante della Prefettura di Firenze, Maria Tesi Dirigente dell’Area sviluppo competitività delle imprese CCIAA di Firenze, Isabella Mancini Presidente Nosotras, Claudio Bianchi Presidente Confesercenti Metropolitana di Firenze, Alberto Marini Direttore Generale Confesercenti Metropolitana di Firenze, Luca Bartolesi Vice Direttore Confesercenti Metropolitana di Firenze, i componenti della Giunta Confesercenti Metropolitana di Firenze e le imprenditrici del gruppo Impresa Donna Confersercenti Firenze.

L’iniziativa si è posta, inoltre, l’obiettivo di far conoscere, ancora di più, l’importante e inestimabile patrimonio artistico e culturale della nostra Città, tra cui vi è anche il Museo della Moda e del Costume, che ci è stato gentilmente messo a disposizione dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi.

Il 25 Novembre, non è solo una data sul calendario, ma un momento in cui è necessario fermarsi a riflettere e agire con determinazione contro una piaga che ferisce la nostra società: la violenza sulle donne. – afferma Ilaria Scarselli Vice Presidente Confesercenti FirenzeVoglio sottolineare che la violenza non è esclusivamente un problema privato dei soggetti che la subiscono, ma un vero e proprio problema sociale. La visita al Museo della Moda e del Costume ha un valore simbolico, e auspichiamo che si arrivi a percepire gli abiti solo come espressione della personalità e non come un verdetto sul valore o la dignità della persona. La libertà e il rispetto delle donne sono risorse non negoziabili.”

 “Crediamo che l’indipendenza economica sia uno degli strumenti più potenti per uscire da situazioni di abuso. Per questo, continueremo a lavorare per favorire l’accesso al credito e la formazione professionale delle donne, affinché l’autonomia non sia mai in discussione. – conclude Scarselli – Lavoriamo insieme, Confesercenti ed Istituzioni, affinchè la parità non sia solo un obiettivo, ma la quotidiana realtà della nostra comunità.”

Come istituzioni, lavoriamo per prevenire efficacemente la violenza di genere e garantire un sostegno concreto alle vittime, lavorando costruire una società basata sui principi di rispetto, libertà e piena uguaglianza – dichiara l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Firenze Benedetta Albanese-. La violenza contro le donne non è una fatalità né un affare privato: è una responsabilità collettiva. Solo attraverso uno sforzo congiunto potremo costruire una comunità dove nessuna donna si trovi più nella condizione di sentirsi isolata, minacciata o non ascoltata. È questo l’impegno che ci assumiamo e che rinnoviamo costantemente, giorno dopo giorno, per un futuro in cui la parità sia la norma e il rispetto un valore universale e tutelato per tutte”.

Un’iniziativa importante che rappresenta un momento di riflessione profonda in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – ha detto l’assessora alla Cultura e parità di genere della Regione Toscana Cristina Manetti -. Il tema scelto guarda all’abito come espressione e non come giudizio: un aspetto particolarmente attuale e urgente nella lotta alla violenza in tutte le sue forme. Troppo spesso, infatti, il corpo e l’abbigliamento delle donne diventano il pretesto per un giudizio superficiale e, nei casi più drammatici, la giustificazione per l’abuso. La visita al museo della Moda e del costume di Palazzo Pitti diventa allora non solo un omaggio al nostro inestimabile patrimonio artistico, ma un’opportunità per ripercorrere l’evoluzione del ruolo femminile attraverso la storia del costume. Ci ricorda che l’identità di una donna, la sua dignità e la sua libertà non possono e non devono mai essere misurate in base a ciò che indossa”.

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