Da Kiev a Gaza, basta stragi di civili. Dal Coordinamento Unitario, il messaggio ai governi del mondo
Prevalgano diplomazia e dialogo per fermare le armi e arrivare alla pace. Non si può più assistere a stragi e sofferenze delle popolazioni civili, soprattutto quando coinvolgono i bambini. Il CUPLA, Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo, fa appello alle istituzioni internazionali e al governo italiano, per un impegno straordinario che favorisca mediazione e negoziati per il cessate il fuoco, che avvii le trattative necessarie per una pace accettabile per tutti.
Vale per ogni conflitto – precisa il CUPLA – ma, in particolare, per quello russo-ucraino e israelo-palestinese, i cui sviluppi delle ultime settimane suscitano sempre più allarme e preoccupazione per il progressivo allargamento degli attacchi, dolore profondo per le condizioni delle popolazioni di Gaza.
Il CUPLA fa proprie le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quando definisce disumano ridurre un popolo alla fame e richiama al diritto di avere un focolare. Il Capo dello Stato, inoltre, ha ribadito più volte che l’antisemitismo è una minaccia che non può essere tollerata, così come non possono essere ignorati i diritti del popolo palestinese. Ha affermato con forza che la via per una pace duratura passa attraverso la soluzione di “due popoli, due Stati” dove israeliani e palestinesi possano convivere in sicurezza, dignità e reciprocità dei diritti. È il momento dell’impegno e della mobilitazione di tutte le coscienze civili -ripete il Coordinamento- perché la pace è un valore primario e la condizione per trovare libertà, dignità e diritti.
Il CUPLA, in coerenza con quanto affermato nella Carta del Valori, conferma il proprio impegno per la promozione della cultura della pace e del dialogo, la difesa dei diritti umani, delle libertà democratiche e della partecipazione, nonché la tutela della dignità delle persone anziane, per la solidarietà e la giustizia sociale.
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