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AssoTerziario Confesercenti: costi energetici, ripercussioni incalcolabili per la tenuta economica delle nostre imprese,  interventi immediati di sostegno siano accompagnati da misure strutturali di  politica energetica.

AssoTerziario Confesercenti: costi energetici, ripercussioni incalcolabili per la tenuta economica delle nostre imprese,  interventi immediati di sostegno siano accompagnati da misure strutturali di  politica energetica.

 

“La crisi Ucraina e la questione Russa incombe con il rischio di esplodere in direzioni imponderabili e le eventuali sanzioni che l’Europa dovesse decidere rischiano di avere impatti pesanti, ma la questione energia è già una “bomba nucleare” nel sistema delle imprese, in particolare su quelle del terziario.” Nico Gronchi Presidente AssoTerziario Confesercenti è molto preoccupato per la tenuta delle imprese e del nostro sistema economico.

“Per un paese che dipende per l’80{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} dall’importazione di energia le questioni internazionali sono una questione prioritaria. Il gas naturale rappresenta il 31{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} di energia consumata in Italia e la nostra base di importazione è: Russia 43.3{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}, Algeria 22.8{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}, Norvegia 11.0{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}, Qatar 10.6{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}, Libia 6.7{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}, ( peggio di noi quanto a dipendenza solo la Germania ). La produzione interna italiana di gas è viceversa in costante calo, essendo scesa dai 20 mld di mc degli anni ’90 ai 3,3 mld di mc dello scorso anno, coprendo appena il 4,3{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} del fabbisogno. Un declino che corre di pari passo con la maggiore esposizione ai rifornimenti esteri. Il risultato tradotto per i nostri settori, è che un Ristorante che pagava 14 mila euro ne pagherà 26 mila, un Bar che ne pagava 12 mila ne pagherà 18 mila, un Fornaio che ne pagava 3 mila ne pagherà 6 mila, un Parrucchiere che già pagava 8 mila euro ne pagherà 12 mila. Gli effetti saranno anche più impattanti per i settori energivori, nonostante siano beneficiari di interventi pesanti da parte del Governo. È evidente che una crisi che coinvolge il principale fornitore di gas del paese avrebbe effetti drammatici sull’intero sistema paese in caso di sanzioni. Già oggi registriamo aumenti sulle bollette del 131{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} per le imprese e del 94{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} per le famiglie. Il rischio è un inflazione che schizzi sopra il 5{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}, una cosa che non si vedeva dagli anni ’90, con una contrazione del PIL  di 8 mld. Una stangata da arginare con interventi immediati  di sostegno e defiscalizzazione degli oneri di sistema  e strutturali di  politica energetica sostenibile e realistica a tutela del sistema paese. Le misure varate dal Governo sono utili ma come è evidente compensano solo parzialmente gli effetti negativi soprattutto per le piccole e medie imprese del terziario.”