Benzinai: in standby la proclamazione dello sciopero nazionale, per sostenere il tentativo di mediazione del governo
La decisione del Governo di incaricarsi di una opera di mediazione tra le diverse posizioni espresse dal settore, è fatto nuovo e che i Gestori ritengono debba essere incoraggiato. Così le Organizzazioni di categoria – Faib, Fegica e Figisc/Anisa – in una nota congiunta, diffusa al termine della Assemblea dei gruppi dirigenti tenuta oggi a Roma, per valutare le iniziative da assumere nell’ambito della vertenza che vede i Gestori opposti agli industriali del petrolio. La pretesa delle compagnie petrolifere – prosegue la nota – di tenere in ostaggio l’intera riforma che il settore attende da decenni, con il solo scopo di conservare la propria rendita di posizione oltre a precarizzare i rapporti di lavoro e sottrarre ai Gestori diritti e tutele previste dalle leggi, sarà contrastata con tutti i mezzi, giuridici e sindacali, che le norme mettono a disposizione della categoria. E tuttavia la categoria intende sostenere il compito assunto dal Governo, sospendendo la proclamazione formale dello sciopero nazionale sia su rete ordinaria che autostradale, proprio per consentire un estremo tentativo di riportare nel recinto della piena legalità anche i comportamenti delle compagnie petrolifere più retrive. A questo scopo – conclude la nota sindacale – le Organizzazioni di categoria annunciano…
Convocati giovedì 14 novembre a Roma i gruppi dirigenti di Faib-Fegica-Figisc/Anisa
All’ordine del giorno la calendarizzazione di una prima chiusura degli impianti su strade ed autostrade contro la diffusione indiscriminata degli appalti e la precarizzazione del settore È finalmente chiaro a tutti che i petrolieri – Eni in testa-, violando le leggi approvate dal Parlamento Italiano, stanno portando il settore alla deriva ed alla completa precarizzazione un’intera Categoria con l’introduzione, su larga scala, di contratti di appalto di un anno, senza diritti e senza riconoscimenti per chi svolge un servizio essenziale alla mobilità. L’obiettivo, apertamente dichiarato, è quello di muoversi a loro piacimento sostituendo – senza giustificazione – i Gestori con “appaltisti” impiegati al loro posto sugli impianti: appaltisti costretti, da un sistema perverso di precariato, ad accettare qualsiasi ricatto per non essere espulsi definitivamente. I “benzinai” sono solo l’ultimo segmento nel quale la fantasia di avidi industriali si è esercitata: dopo i call center ed il sistema di appalti e sub-appalti nella logistica, nella distribuzione e nell’edilizia ora arriva anche questa Categoria – capillarmente presente nel territorio con un servizio insostituibile – alla quale viene riservato lo stesso trattamento. Non si sono ancora spenti gli echi dei danni provocati da un sistema senza regole che, spesso, ha epiloghi drammatici per…
Accise: Faib Confesercenti, stangata per famiglie e imprese, imposte sui carburanti andrebbero ridotte, non aumentate
Un aumento delle accise sul gasolio, mirato ad equipararle a quelle già gravanti sulla benzina, diventerebbe una vera e propria stangata per famiglie e imprese. L’imposizione fiscale sui carburanti nel nostro Paese è già tra le più alte d’Europa, e andrebbe ridotta, non aumentata. Così Faib Confesercenti. Un ulteriore incremento delle accise sul gasolio genererebbe un trascinamento anche sui costi di trasporto delle merci, con un effetto a cascata sui prezzi finali dei prodotti. In caso di rialzi della materia prima, ci potremmo trovare di fronte ad aumenti drammatici, come purtroppo ciclicamente accade. Piuttosto, si valuti l’ipotesi di introdurre un’accisa mobile, ovvero un meccanismo che consenta di impiegare il maggior gettito IVA legato agli aumenti dei prezzi dei carburanti, per ridurre in modo dinamico le accise. Una misura di equità che andrebbe a vantaggio di imprese e consumatori, perché permetterebbe di trattenere l’inflazione generata dal caro-carburanti e di spalmare i benefici della riduzione dei prezzi alla pompa su più fronti. L’articolo Accise: Faib Confesercenti, stangata per famiglie e imprese, imposte sui carburanti andrebbero ridotte, non aumentate proviene da Faib.
Benzinai a Urso: il sindacato non è ricattabile! Confermato, al momento, lo stato di agitazione della categoria e l’ipotesi di sciopero
Necessarie correzioni sostanziali del ddl per evitare di favorire i petrolieri e penalizzare i lavoratori Al termine dell’incontro di oggi con il Ministro Urso, le organizzazioni sindacali dei Gestori confermano lo stato di agitazione della categoria, con assemblee tenute in tutto il Paese, e lo studio per avviare le iniziative politico/sindacali, compreso lo sciopero nazionale, necessarie a contrastare il testo del ddl cosiddetto carburanti, già portato in Consiglio dei Ministri, seppure non ancora approvato. Le organizzazioni di categoria hanno tenuto a far sapere al Governo che non assisteranno inerti al tentativo dei petrolieri di sottoporre una intera categoria di lavoratori al ricatto di contratti del tutto precari, sia in termini regolatori che economici. Né accetteranno in alcun modo la prassi ormai consolidata di sottrarsi alla contrattazione collettiva imposta dalle leggi vigenti. Accanto a ciò, i Gestori, attraverso le loro organizzazioni, rinnovano per l’ennesima volta la sollecitazione al Governo perché si faccia finalmente promotore di una vera riforma, che preveda la chiusura certa di almeno 7000 impianti oggettivamente inefficienti, l’imposizione di criteri regolatori più stringenti per i titolari degli impianti esistenti (non solo per i nuovi) per combattere l’altissimo livello di illegalità e la presenza della criminalità organizzata, nonché, allo stesso…
Gestori: con rinvio esame ddl, si apre uno spiraglio per riforma condivisa da tutto il settore
“Si apre – o, almeno, così sembra – uno spiraglio nel lungo confronto che, nel corso dell’ultimo anno, ha visto impegnata la categoria con le rappresentanze delle compagnie petrolifere e dei retisti privati”. Ad affermarlo in una nota congiunta sono Faib Confesercenti, Fegica e Figisc – Anisa Confcommercio dopo che ieri il Cdm ha rinviato l’esame del ddl carburanti. “La chiusura di qualche (individuata) compagnia – sottolineano i gestori – ha reso impossibile raggiungere un obiettivo che sembrava alla portata e che avrebbe consegnato a Governo e Parlamento – unitamente alle Risoluzioni promosse da maggioranza e opposizione e tutte approvate all’unanimità dalla X Commissione della Camera – di avere a disposizione un prezioso strumento per incardinare la Riforma di cui il settore ha bisogno. Al Mimit, invece, non sono proprio riusciti a cogliere questo passaggio ed hanno preferito arroccarsi in una strenua difesa di posizioni – a volte anche anacronistiche – che, come si è visto, prima hanno avuto il provvedimento negativo del Consiglio di Stato ed ora si sono infrante sull’evidente necessità di approfondimento di tematiche che non possono essere liquidate senza una preventiva condivisione di massima da parte delle rappresentanze delle forze sociali interessate. Cosa che Faib, Fegica…
Carburanti: gestori, riforma incauta. Pronti a iniziative e a chiusura impianti
I gestori dei carburanti della Faib Confesercenti, della Fegica e della Figisc – Anisa Confcommercio esprimono contrarietà per la riforma della distribuzione dei carburanti che oggi è all’esame del Cdm sostenendo che si tratta di una riforma “incauta” e “la peggior da quando in questo paese sono cominciati i rifornimenti ai veicoli”. “Alla Categoria, sottolineano in una nota congiunta commentando le bozze del provvedimento circolate nelle ultime ore, non resta altra strada che la contrapposizione dura al disegno del Governo ricercando, con i gruppi parlamentari di maggioranza ed opposizione le necessarie convergenze. Appena assegnato il ddl al ramo del Parlamento individuato, le Federazioni di rappresentanze dei Gestori fisseranno iniziative sindacali e tempi e modalità di svolgimento di un’azione di chiusura di tutti gli impianti, stradali ed autostradali, con manifestazioni nel territorio (anche nel corso della prossima campagna elettorale per le regionali)”. “Maturata nelle ‘segrete stanze’ del Ministero di Urso alle quali è ammesso un ristretto cenacolo di petrolieri – sottolineano Faib, Fegica e Anisa-, la proposta che arriva in Cdm è una vera e propria violenza alla realtà: si distrugge l’ultimo anello della catena (i Gestori) per premiare le compagnie petrolifere che nel corso degli ultimi 3-5 anni hanno chiuso…
Benzina, ecco la controriforma di Urso che condona le malefatte dei furbetti del petrolio
La nota congiunta di Faib, Fegica e Figisc: bonifiche, prezzi e contratti di lavoro, con la riforma è liberi tutti Un anno e mezzo di annunci che promettono di restituire regole ad un settore intriso di illegalità (tra i 13 e i 15 miliardi di euro sottratti allo Stato ogni anno) e inefficienza (migliaia di impianti fatiscenti, senza servizi e utili solo a riciclare il denaro della criminalità organizzata). E, al dunque, gli annunci rimangono annunci e persino le Risoluzioni parlamentari Zucconi (FdI), Appendino (M5s) e Peluffo (PD), zeppe di indicazioni che impegnano formalmente il Governo “a dare seguito”, sono trattate peggio che carta straccia. Quella del Ministro Urso è una controriforma persino peggiore dell’ormai famigerato “cartello del prezzo medio” che, nel frattempo, si riduce alle dimensioni di un QR code (pur sempre inutile ma meno dannoso), giusto per provare inutilmente a salvare la faccia. E, tuttavia, ciò che risulta gravissimo e intollerabile, è che il provvedimento che doveva finalmente occuparsi dei problemi incancreniti del settore, pagati sulla loro pelle dai lavoratori del settore ed i consumatori che fanno rifornimento tutti i giorni, invece nasconde nella sua pancia una serie di regalie per i furbetti di ogni risma, primi fra…
Tavolo rete carburanti: Faib, Fegica e Figisc, “progetto di riforma in parte condivisibile, ma vigileremo perché il testo non contenga regali ai soliti potentati su ambiente e contratti di lavoro”
Il progetto di riforma e ristrutturazione della rete carburanti presentato oggi è in parte condivisibile, e raccoglie alcune importanti indicazioni arrivate direttamente dagli operatori. Certamente, però, non possiamo che attendere di leggere l’articolato del provvedimento annunciato. Così, in una nota congiunta, le associazioni di rappresentanza dei gestori Faib, Fegica e Figisc, al termine del tavolo di filiera per la riforma del settore carburanti, tenutosi oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy alla presenza del ministro Adolfo Urso e del sottosegretario Massimo Bitonci e, per il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del sottosegretario Claudio Barbaro in rappresentanza del ministro Gilberto Pichetto Fratin. Le nostre organizzazioni vigileranno con grandissima attenzione perché un provvedimento atteso da decenni per il riordino del settore non si trasformi nei fatti in un regalo ai soliti potentati dai grandissimi interessi economici. Manteniamo quindi una riserva soprattutto su ciò che riguarda l’ambiente e i contratti di lavoro. A questo proposito, le Presidenze delle Organizzazioni dei Gestori si riuniranno il prossimo 21 maggio allo scopo di decidere le iniziative da assumere. L’articolo Tavolo rete carburanti: Faib, Fegica e Figisc, “progetto di riforma in parte condivisibile, ma vigileremo perché il testo non contenga regali ai…
Caro carburanti: Faib Confesercenti, necessario tornare a discutere di accisa mobile. Possibili risparmi di oltre 180 milioni in un mese
“Per fronteggiare gli effetti dell’aumento dei prezzi dei carburanti sul sistema economico dobbiamo tornare a parlare dell’accisa mobile, ovvero il meccanismo che consente di impiegare il maggior gettito IVA legato agli aumenti dei prezzi dei carburanti, per ridurre in modo dinamico le accise”. Così Giuseppe Sperduto, Presidente di Faib, l’associazione che riunisce i gestori carburanti associati a Confesercenti. “Il caro carburanti non incide solo sul pieno degli automobilisti, ma contribuisce ai rincari di alimentari e beni di consumo, a causa degli aumenti legati al trasporto della merce. Come abbiamo più volte detto e scritto – continua il Presidente Faib – i prezzi finali dei carburanti sono stabiliti dalle compagnie, non dai gestori, che non hanno alcuna responsabilità. Piuttosto si tratta di una conseguenza delle crescenti tensioni internazionali. Nella prima settimana di aprile, il prezzo industriale della benzina è risultato in aumento di 9 centesimi rispetto alla media di inizio anno, mentre quello del gasolio di 4 centesimi. In questo quadro, l’accisa mobile – conclude Sperduto – permetterebbe un risparmio per i consumatori di circa 186 milioni di euro (103 dalla benzina e 83 dal gasolio) in un mese. Una misura di equità che andrebbe a vantaggio di imprese e consumatori,…
Assemblea Unitaria dei gestori del Lazio Faib – Fegica – Figisc Anisa il 26 marzo
Il 26 marzo 2024, alle ore 20.00 presso la sede Fegica di via Anzio a Roma, si terrà l’Assemblea generale Faib – Fegica – Figisc Anisa dei gestori del Lazio. Interverranno i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa con i rispettivi gruppi dirigenti. Di seguito il testo dell’invito indirizzato a tutti i gestori degli impianti carburanti del Lazio. Cari amici e colleghi, lo stato di profonda crisi generale dei consumi e delle opportunità di lavoro e di sostenibilità delle piccole attività è ancor più marcato nel nostro settore, divenuto pascolo di speculazioni di nuovi e vecchi operatori, teatro drammatico di fallimenti di intere famiglie che da anni gestivano con soddisfazione un impianto dal quale far scaturire quel minimo di reddito utile per affrontare con serenità la vita quotidiana, le speranze ed i progetti riposti sui propri figli e congiunti. Un panorama desolante nel quale spesso alcune compagnie petrolifere e pochi retisti hanno assunto comportamenti difformi dalle leggi nazionali, contando a volte nella colpevole inerzia della categoria, nella perdita di una sua dignità, nel tracollo di valori quali la solidarietà e la compattezza tra colleghi, in un dilagante cannibalismo, estrema sintesi di una incomprensibile libera concorrenza su prodotti che, paradossalmente, nascono…