Assoterziario

Gestori autostradali, il Ministro Pichetto Fratin: presto il tavolo di confronto interministeriale

Gestori autostradali, il Ministro Pichetto Fratin: presto il tavolo di confronto interministeriale

 

 

Con una nota del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, in relazione allo sciopero proclamato dalle organizzazioni di rappresentanza dei gestori carburanti della rete autostradale, il Ministro Pichetto Fratin ha annunciato nel pomeriggio del 16 dicembre us “una rapida convocazione di un tavolo di lavoro in coordinamento con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di esaminare le istanze poste alla base dell’agitazione dalla categoria e le problematiche relative al comparto” e invitato le organizzazioni sindacali, “in vista di tale impegno, a considerare l’opportunità della sospensione dell’attuale programma di chiusura degli impianti”.

“Nel prendere atto dell’attenzione prestata alla questione sollevata dai gestori autostradali in tema di governance, servizi ai cittadini e mobilità sostenibile da parte del Ministro Pichetto Fratin- ha detto il Presidente di Faib autostrade, Antonino Lucchesi-non possiamo non rammaricarci per l’estrema disattenzione delle altre componenti del Governo che non hanno avuto la sensibilità di voler comprendere le motivazioni di una protesta che hanno più a che fare con l’interesse pubblico della collettività che della categoria stessa. Vogliamo augurarci che il Tavolo di confronto preannunciato dal Ministro Pichetto Fratin in coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture possa essere convocato a breve per riprendere il tema della garanzia dei servizi in autostrada a fronte di un evidente pessimo rapporto qualità prezzi sia sul tema oil che della ristorazione. Con il nuovo Governo vogliamo un rapporto leale, corretto e franco per cercare di riportare regole, qualità, professionalità e garanzia dei servizi in autostrada a favore dei cittadini automobilisti. I gestori in questo senso sono pronti al confronto non rinunciando, laddove occorresse, a nuove proteste”