Il Comitato Unitario dei Pensionati Lavoro Autonomo (CUPLA) esprime preoccupazione riguardo alla proposta di legge di Bilancio 2026, ritenendo i provvedimenti insufficienti a contrastare il crescente disagio sociale ed economico che coinvolge anche una parte importante di anziani e pensionati.
In particolare, il CUPLA sottolinea che i progressi economici e la tenuta dei conti pubblici – che costituiscono un aspetto importante per il Paese – non si traducono in benefici concreti, lasciando inalterato l’aumento della povertà, che colpisce oltre 5milioni di persone, in particolare pensionati e anziani.
Anche la ricerca CER-CUPLA, pubblicata la scorsa estate, ha certificato un grave impoverimento delle pensioni, causato da inflazione, drenaggio fiscale e persistenti disparità. Negli ultimi quindici anni, la perdita del potere d’acquisto cumulativa per una pensione media è di migliaia di euro. Per esempio, tra il 2009 e il 2025 una pensione di 1.200 euro ha perso, in media, 70 euro al mese, complessivamente oltre 8.900 euro. Mentre una pensione più elevata, sui 3mila euro mensili, ha perso circa 300 euro al mese, per un totale cumulato di quasi 40mila euro nel periodo considerato.
La manovra proposta, pur introducendo provvedimenti in materia fiscale, non affronta adeguatamente queste criticità strutturali, in quanto lo svantaggio fiscale accumulato sulle pensioni non è alleggerito né attraverso un sistema più favorevole di detrazioni, né introducendo un nuovo bonus Irpef per i pensionati con redditi bassi.
Per tutelare i pensionati, il CUPLA chiede al Governo e al Parlamento: il sostegno ai redditi bassi con l’adeguamento graduale delle pensioni minime almeno fino a 800 euro mensili, ancora al di sotto della soglia di povertà e la riforma dell’indicizzazione adottando l’indice IPCA (più rappresentativo del costo della vita degli anziani rispetto al FOI) e ripristinando la doppia indicizzazione (anche in base alla dinamica salariale).
Infine, il CUPLA ritiene preoccupante soprattutto per i prossimi anni l’insufficiente finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e riafferma l’esigenza di un impegno più forte nel finanziamento pubblico. Gli investimenti devono essere prioritari per rafforzare la sanità territoriale e di prossimità e per garantire l’effettiva applicazione della Legge 33/2023 sulla Non Autosufficienza.
Per questo il CUPLA lancia un appello al Governo e al Parlamento affinché siano apportate le modifiche necessarie e ribadisce la proposta di istituire un “Tavolo di lavoro Permanente” (Piano Anziani Nazionale – PAN), coinvolgendo tutte le parti sociali rilevanti, per definire azioni concrete e risolutive.
In allegato anche le slides realizzate dalla dott.ssa Daniela Zilli della Direzione CUPLA.
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