Assoterziario

Archivi categoria: Fismo comunicati

Nel corso del convegno Fismo, “Commercio di prossimità: settore moda. Innovazione, sostenibilità, identità e futuro”, che si è tenuto il  22 novembre d Palazzo Passarini Falletti a Roma, sono stati toccati temi essenziali per il comparto come: la promozione della produzione in Italia e di modelli di slow fashion, che favoriscano la diffusione di prodotti di qualità, valorizzando le produzioni locali e il Made in Italy, il sostegno dello sviluppo di una certificazione per i prodotti italiani che rispettino criteri di sicurezza e sostenibilità e l’impulso ad una digitalizzazione dei punti vendita, un diverso calendario per i saldi, che devono tornare ad essere vendite di fine stagione, anche alla luce di un cambiamento climatico che incide sempre più sulle vendite dei capi d’abbigliamento, la riduzione delle commissioni interbancarie, applicate all’uso della moneta virtuale e la detassazione delle rimanenze di magazzino e maggiori controlli e sanzioni sulle merci contraffatte, l’uniformità di tassazione tra i negozi fisici e on line ed una regolamentazione delle promozioni di vendita che riducono l’efficacia dei saldi. Hanno partecipato all’incontro e portato il loro contributo alla discussione: Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Maurizio Casasco, Presidente della Commissione bicamerale di vigilanza dell’Anagrafe Tributaria,…

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Economia: Fismo Confesercenti, piccoli negozi di moda sempre più in difficoltà, in dieci anni perso quasi un quarto delle imprese

Il clima impazzito riduce vendite capi autunnali del 20% e mette ulteriormente in crisi il settore. Necessario un intervento del Governo su Iva, deregulation promozioni on line e saldi La crisi del comparto moda negli ultimi dieci anni ha visto ridurre il numero delle imprese del -23,6% passando da oltre 121mila del 2013 a poco più di 92.500 del 2023. Di pari passo vanno le aperture di nuovi negozi abbigliamento e calzature che risultano più che dimezzate rispetto a dieci anni fa (da 5.516 nel 2013 a sole 2.167 nel 2023). E ancora, il clima con temperature record ha ridotto del 20% le vendite dei capi autunnali, contribuendo ad un calo stimato di -15,2% della spesa delle famiglie nel 2023, rispetto al 2019, per abbigliamento e calzature. Sono questi i dati principali elaborati dall’Ufficio economico di Confesercenti e diffusi nel convegno “Commercio di prossimità settore moda: innovazione, sostenibilità, identità e futuro”, organizzato da Fismo, la Federazione dei negozi di abbigliamento Confesercenti, oggi, 22 novembre, a palazzo Passarini Falletti di Roma, alla presenza di Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, di Gianfrancesco Romeo, Direttore Generale per il mercato e la concorrenza del Mimit, e di Maurizio Casasco,…

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Il 22 novembre 2023 la Fismo, Federazione dei negozi di abbigliamento Confesercenti, organizza un convegno nazionale su distribuzione moda e commercio di vicinato dal titolo “Commercio di prossimità: settore moda. Innovazione, sostenibilità, identità e futuro”. L’appuntamento è per:   Mercoledì 22 novembre, ore 10.00  palazzo Passarini Falletti – primo piano via Panisperna 207, Roma   Interverrà il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini. Dopo il saluto del Vicepresidente di Confesercenti Nico Gronchi e la relazione del Presidente Nazionale Fismo, Beniamino Campobasso, si terranno gli interventi di Laura Gobbi, Professoressa di Scienze Merceologiche del Dipartimento di Management, Sapienza Università di Roma, e di Romana Andò, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Fashion Studies, Sapienza Università di Roma. Seguirà l’intervento di Francesca Recine, Vicepresidente nazionale Fismo Confesercenti. Chiuderà i lavori Gianfrancesco Romeo, Direttore Generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nel corso del convegno Fismo Confesercenti saranno presentati analisi e dati inediti sul settore. L’articolo Commercio: Fismo Confesercenti, convegno sulla distribuzione moda con il Viceministro Mimit Valentino Valentini proviene da Fismo.

Il Presidente Benny Campobasso: “Cambiamento climatico aggiunge complessità a scenario già difficile. Aperture nuovi negozi abbigliamento e calzature più che dimezzate rispetto a 10 anni fa” L’autunno anomalo, dalle temperature quasi primaverili, affossa gli acquisti di abbigliamento invernali. E i negozianti chiedono di posticipare i saldi per avere tempo sufficiente a recuperare le vendite perdute. A proporlo è Fismo, la Federazione dei negozi di abbigliamento Confesercenti, in una lettera inviata al Presidente della Conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga, chiedendo lo spostamento dei saldi invernali alla prima settimana di febbraio. “Le condizioni climatiche anomale, con temperature medie più alte del normale, si sono protratte per tutto settembre e ottobre, condizionando negativamente il lancio delle collezioni invernali”, spiega Benny Campobasso, Presidente nazionale Fismo Confesercenti. “Le vendite di capi, calzature e accessori autunno-inverno sono in netto calo in tutti i territori, con punte fino al -20% rispetto allo scorso anno”. “Con gli acquisti già frenati dal caro-vita, che restringe il budget dedicato dalle famiglie all’abbigliamento, il cambiamento climatico aggiunge un nuovo elemento di difficoltà per i negozi di moda”, dice Campobasso. “Bisogna compensarne gli effetti facendo slittare di un mese la data di inizio dei saldi invernali. Così si darebbe modo alle imprese, fortemente…

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L’entrata in vigore, il prossimo 1° luglio, delle regole, contenute nel decreto legislativo di recepimento della direttiva Omnibus, in materia di annunci riduzione dei prezzi, è un’ottima notizia per il commercio tradizionale, che finalmente vedrà l’imposizione di obblighi comuni per tutte le componenti del settore abbigliamento”.  Così Benny Campobasso, Presidente di Fismo Confesercenti, sull’introduzione delle nuove regole, che prevedono, tra l’altro, che nel corso di qualsiasi campagna promozionale, compresi i saldi, debba essere reso pubblico il prezzo più basso praticato dal venditore, nhttps://fismo.confesercenti.it/ei 30 giorni anteriori la riduzione di prezzo annunciata”.   “L’applicazione delle nuove disposizioni – spiega il Presidente Fismo – non stravolge certo la vita dei piccoli commercianti, che in materia di promozioni già si comportano così da sempre, ma andrà a modificare le abitudini degli outlet, delle grandi catene e soprattutto del commercio on line, che, spesso, non rendono conoscibile il vero prezzo di partenza delle merci, puntando sull’effetto-richiamo degli sconti annunciati”.  “Altro aspetto interessante della direttiva Omnibus – sottolinea Campobasso – è quello che riguarda la verifica della veridicità delle recensioni su un prodotto, attribuite a consumatori che avrebbero acquistato quel bene, o comunque delle recensioni tese a indirizzare l’acquisto di un prodotto in determinati esercizi…

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Si terrà il prossimo 28 giugno alle ore 10.00 una video conferenza. organizzata dalla Fismo, sulle nuove regole e sull’attuazione della Direttiva Omnibus” – Direttiva (UE) 2019/2161 per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’Unione Europea relative alla protezione dei consumatori. I temi introdotti dalla nuova Direttiva sono molto importanti per gli esercenti del settore moda e sull’impatto che avrà sui saldi, promozioni e vendite on-line. “Riteniamo di doverli approfondire più dettagliatamente – dice la Coordinatrice Nazionale Fismo Pina Parnofiello – con il responsabile dell’Ufficio Legislativo Confesercenti, Giuseppe Dell’Aquila. La riunione vuole essere anche un momento di incontro e confronto fra i membri della Presidenza ed i responsabili territoriali della Federazione Moda Confesercenti”. La locandina L’articolo Fismo: video conferenza su nuove regole e attuazione Direttiva Omnibus proviene da Fismo.

Benny Campobasso: “Non si può svendere prima di vendere. Bene la data unica di avvio dei saldi, ma dovrebbero essere veramente a fine stagione. Il comparto non si è ancora ripreso: la spesa in moda delle famiglie è ancora inferiore di 5,3 miliardi di euro rispetto al 2019”. Spostare la data di inizio dei saldi estivi, prevista per il prossimo 6 luglio, al 21 luglio 2023, in considerazione delle avverse condizioni meteo degli ultimi mesi. A chiederlo è Fismo, la Federazione dei negozi di moda Confesercenti, in una lettera indirizzata a Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza Stato-Regioni. “Aprile e maggio – scrivono i commercianti – sono stati caratterizzati dal maltempo e da temperature sotto la media del decennio, e lo stesso giugno è stato finora dominato da piogge e temperature instabili. Un quadro sfavorevole, che ha inciso sul ciclo primaverile delle vendite nel comparto. In questa situazione, l’avvio dei saldi rischia di seguire di pochissimo o addirittura di precedere l’inizio dell’estate meteorologica, costringendo di fatto i negozi a mettere ‘in saldo’ l’intero magazzino estivo senza avere avuto la possibilità di vendere al prezzo normale”. “L’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni della data unica di avvio dei saldi estivi per tutto…

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Di seguito le tabelle relative ai periodi delle vendite di fine stagione, risultanti dai provvedimenti adottati in materia dalle Regioni e dai Comuni ai sensi dell’art. 15 comma 3 D. Lgs Bersani n. 114/1998 e ss. (Riforma del commercio). L’ufficio legislativo di Confesercenti rende noto che le Regioni, “nel dar seguito all’accordo siglato in sede di Conferenza con le Province autonome il 24 marzo 2011, hanno uniformato sulla maggior parte del territorio nazionale la data di inizio dei prossimi saldi estivi al primo sabato di luglio 2023”. “Tuttavia, preso atto che per il corrente anno 2023 tale giorno coincide con il 1° luglio, data che di fatto anticiperebbe oltremodo l’effettivo svolgimento ed il termine delle vendite di fine stagione, la Conferenza Regioni e PA ha ritenuto di accogliere l’istanza della Commissione Sviluppo Economico e differire, in via d’eccezione, la data di inizio dei prossimi saldi estivi a giovedì 6 luglio 2023”. “Resta comunque salva, a tal proposito, ogni eventuale prossima diversa deliberazione da adottare da parte dei rispettivi Assessorati al commercio”. Varie discipline regionali, al fine di agevolare la ripartenza in corso, hanno deliberato la facoltà per gli esercenti di derogare al divieto di effettuare vendite promozionali nel periodo antecedente…

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