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ALIMENTARI: ASSOMACELLAI CONFESERCENTI, CROLLO ANOMALO DELLE VENDITE DI CARNE IN MACELLERIA, FINO A -15{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} RISPETTO AD ESTATE 2021

COMUNICATO STAMPA “Sappiamo che l’estate non è il periodo migliore per il consumo di carne, ma non ci aspettavamo un calo così consistente come quello attuale. Un crollo anomalo: stiamo assistendo infatti, rispetto ai valori dello stesso periodo del 2021, a riduzioni di vendite intorno al -15{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} per la carne suina, – 8{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} per la bovina e -4{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} per le carni bianche”. Così Luigi Frascà, presidente Assomacellai Confesercenti che aggiunge: “I maggiori prodotti venduti nelle macellerie sono quelli tipici dell’estate come carni crude (battuta, tartare, albese) e petto di pollo. In calo, in particolare, quelli da cuocere arrosto, visto il caldo rovente di questa estate”.  Più resilienti sono le macellerie che producono cibo da asporto, dove la riduzione delle vendite risulta minore rispetto alle classiche macellerie, in quanto commercializzano prodotti già pronti per il consumo, più pratici in estate. Anche in questi esercizi, comunque, si rilevano riduzioni di vendita di prodotti dal costo elevato. “L’incertezza economica – spiega Frascà – fa prediligere tagli meno pregiati e questo non aiuta un settore che viene da anni e anni di crisi”. “Il calo delle vendite – conclude il Presidente Assomacellai Confesercenti – e il continuo aumento dei costi di materie prime e…

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Buoni pasto, fissato per legge il limite al tetto del 5{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} a carico di esercizi di vicinato e pubblici esercizi

Fiesa Confesercenti, Erasmi: un risultato importante a lungo atteso Con l’approvazione del DL Aiuti oggi al Senato, diventa legge il tetto del 5{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} alle commissioni a carico degli esercenti ( esercizi di vicinato, supermercati e ipermercati e bar, ristoranti) nelle gare per l’acquisto dei buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici. La prossima gara Consip (BP10) del valore di oltre 1,2 miliardi di euro sarà quindi il vero banco di prova per valutare l’efficacia di queste nuove regole nel segnare una profonda discontinuità con le precedenti gare che hanno portato a commissioni addirittura superiori al 21{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}. Questo è il primo risultato del lavoro che ha visto unite le associazioni del commercio e della ristorazione – ANCC-Coop, ANCD-Conad, Federdistribuzione, Confesercenti e FIPE e FIDA -Confcommercio – per rispondere al disagio di migliaia di imprese costrette a pagare una tassa occulta del valore di centinaia di milioni di euro per assicurare il servizio ai lavoratori che utilizzano ogni giorno il buono pasto. Il secondo obiettivo è quello della riforma strutturale del sistema dei buoni pasto, per intervenire anche sulle gare private che oggi non sono interessate dal provvedimento appena approvato e che, tuttavia, valgono due terzi del mercato. Occorre adottare modelli di regolazione…

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Istat: Confesercenti, inflazione ‘taglia’ le vendite alimentari, per piccoli negozi -5,6{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} da inizio anno

      Istat: Confesercenti, inflazione ‘taglia’ le vendite alimentari, per piccoli negozi -5,6{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf} da inizio anno  

Presentato il nuovo CCNL Panificatori

San Vito Chietino: Fiesa-Confesercenti, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil Hanno presentato il nuovo contratto nazionale guarda Video TGR regionale http://www.fiesa.it/wp-content/uploads/2022/07/VIDEO-2022-07-05-20-48-50.mp4

LAVORO: FIESA CONFESERCENTI, IN ARRIVO 70 EURO DI AUMENTI PER GLI ARTIGIANI DELLA PANIFICAZIONE

COMUNICATO STAMPA LAVORO: FIESA CONFESERCENTI, IN ARRIVO 70 EURO DI AUMENTI PER GLI ARTIGIANI DELLA PANIFICAZIONE. REGOLAMENTATO IL LAVORO INTERMITTENTE PER IL DELIVERY “Presentiamo un rinnovo contrattuale equilibrato, nel quale abbiamo ottenuto un buon risultato per le nostre aziende in materia di gestione del personale. Sicuramente il rinnovo del Contratto, in questo periodo di grandi incertezze, può essere uno strumento di riferimento per tutta la categoria”. Così Davide Trombini, Presidente Fiesa Assopanificatori Confesercenti nell’illustrare l’iniziativa nazionale sul nuovo CCNL della panificazione, rinnovato lo scorso 31 maggio a Roma, che si è tenuta il 5 luglio 2022, a S. Vito Chietino, in Abruzzo. “Il contratto – sottolinea Trombini – prevede una valorizzazione degli artigiani (A2), con un incremento retributivo di 69,5 euro, oltre alla regolamentazione del lavoro intermittente per la delivery per un comparto che conta 100mila addetti, distribuiti in 25mila imprese. Questo significa che le imprese riverseranno ai lavoratori circa 100 milioni di euro nel settore tra aumenti ed una tantum. Il rinnovo giunge in un periodo di grandi difficoltà – dice ancora il Presidente Fiesa Assopanificatori: dall’andamento dei consumi agli aumenti energetici, al rincaro delle materie prime, a cominciare dal grano, e di grande riduzione della produzione e commercializzazione…

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Francesco Arena tra i migliori mastri fornai d’Italia Guida Pane & panettieri 2023 del Gambero Rosso

 Il Presidente di Assopanificatori Messina riconfermato, con il riconoscimento dei tre pani     leggi comunicato: http://www.fiesa.it/wp-content/uploads/2022/06/comunicato-assopanificatori.pdf

Presentazione del CCNL della Panificazione il 5 luglio in Abruzzo, sulla costa dei Trabocchi

Il prossimo 5 luglio   in Abruzzo, sulla costa dei Trabocchi, Fiesa Confesercenti, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil illustreranno con una iniziativa nazionale il nuovo CCNL della panificazione rinnovato lo scorso 31 maggio a Roma,  per le circa 25mila imprese e i 100mila addetti. Il rinnovo del CCNL di settore è giunto dopo una lunga e difficile trattativa, articolata e complessa, seguita alla scadenza del Contratto che terminava la sua vigenza il 31 dicembre 2018, con in mezzo la lunga fase di pandemia e l’inizio della guerra in Ucraina. Il confronto è stato molto complicato anche per le vicende esterne al tavolo negoziale anche se le trattative non hanno mai smesso di proseguire con i tavoli tecnici. La lunga pandemia ha messo in evidenza alcune rigidità contrattuali nella gestione del personale con funzioni aziendali che è risultato difficile coprire, come il lavoro intermittente per il delivery che è divenuta un’importante modalità operativa delle aziende. A queste ed altre difficoltà il nuovo Accordo di rinnovo fornisce delle risposte puntuali in termini di innovazione della contrattualistica prevedendo una disciplina sperimentale del lavoro intermittente per il delivery. Nonostante le grandi difficoltà, da quelle dell’andamento dei consumi agli aumenti energetici, al rincaro delle materie prime,…

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I buoni pasto non sono più “buoni”: tassa occulta oltre il 20{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}

 Le imprese denunciano le storture del sistema e manifestano il 15 giugno sospendendone l’accettazione Se non ci sarà una riforma radicale del sistema di erogazione dei buoni pasto, le imprese della distribuzione commerciale e della ristorazione potranno smettere di accettare i ticket. Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto. A lanciare il grido di allarme prima di avviare azioni ancora più drastiche sono le principali associazioni della distribuzione e della somministrazione – ANCD Conad, ANCC Coop, Confesercenti, (con FIEPeT e Fiesa e Assodistribuzione), Federdistribuzione, FIDA e Fipe Confcommercio – che oggi 8 giugno 2022 pubblicano inserzioni sulle principali testate giornalistiche per accendere un riflettore sulla degenerazione del sistema dei buoni pasto. “Per il Presidente Fiesa Daniele Erasmi occorre partire da tre elementi: l’abbattimento delle commissioni che oggi gravano in modo sproporzionato sulla distribuzione (mediamente tra il 15 e il 18{ffbb18d12cf4426f58426d3e01c7be157cedb7a9c4c458f485e60babb6aa72cf}), la regolamentazione dei rimborsi e dei tempi di pagamento e la revisione dei meccanismi di gara per l’aggiudicazione del servizio di fornitura dei buoni pasto, con una copertura fidejussoria adeguata a carico delle società emettitrici partecipanti agli appalti e una  forte premialità  per la garanzia di continuità, di prossimità, di…

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Intervista al Presidente Fiesa-Confesercenti

Ripresa della domanda alimentare ma in due anni chiuse 51mila imprese: rischio desertificazione Leggi intervista “Cuore economico” https://www.cuoreeconomico.com/erasmi-fiesa-ripresa-della-domanda-alimentare-ma-in-due-anni-chiuse-51-mila-imprese-rischio-desertificazione/

Il  caro carburanti mette in ginocchio il settore ittico

Raffaele Viggiani, Presidente Assoittici Confesercenti: il Governo intervenga, lo sciopero dei pescatori mette a rischio un’intera filiera, occorre un tetto al prezzo “Le proteste in atto delle marinerie contro il caro carburanti devono far riflettere il Governo: nel settore gli impatti sono ancora più pesanti, l’incidenza è molto più rilevante, c’è tutto il settore della commercializzazione e della ristorazione, evitiamo il proliferare di fermo delle attività, perché è a rischio tutta la filiera – Raffaele Viggiani, Presidente Assoittici di Confesercenti è molto preoccupato. Dal suo punto di vista di imprenditore impegnato da una vita nella distribuzione e da qualche tempo anche nella ristorazione gli effetti si vedono e si contano. “Se manca il prodotto nostrano, del nostro mare, gli effetti si vedono subito sul banco e anche sulle tavole dei nostri ristoranti. Il pericolo vero è che disabituiamo i consumatori al sapore del nostro pesce e ci lasciamo andare al prodotto importato. Già oggi i prodotti d’importazione- soprattutto seppie e calamari- hanno una quota importante. Ci sono aziende che hanno scommesso sul pescato locale abbinando pescherie e ristoranti: non si possono lasciare le aziende di fronte alle emergenze da sole.”  “Quando c’è uno sciopero di un’attività produttiva come quello dei…

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